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RELAZIONE ANNUALE 2017

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I.I.1008

RELAZIONE ANNUALE 2017

I S T I T U T O I D R O G R A F I C O D E L L A M A R I N A

Genova 2018 www.marina.difesa.it

maridrografico.genova@marina.difesa.it

(2)
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RELAZIONE ANNUALE 2017

I S T I T U TO I D R O G R A F I C O D E L L A M A R I N A

I.I. 1008

Genova 2018

(4)

Passo Osservatorio, 4 - 16135 Genova Tel. 010 244 31

Telefax: 010 261 400

PEC: maridrografico.genova@postacert.difesa.it PEI: maridrografico.genova@marina.difesa.it

www.marina.difesa.it

Questo documento contiene dati protetti da Copyright. Qualsiasi riproduzione o adattamento in qualsiasi forma, anche parziale, ivi comprese elaborazioni numeriche o fotocopie, è vietata senza una preventiva autorizzazione scritta da

parte dell’Istituto Idrografico della Marina.

Stampato dall’Istituto Idrografico della Marina – giugno 2018

(5)

Relazione Annuale I.I.M. 2017

3

Editoriale del direttore ...5

Un anno in immagini e cifre ...6

Capitolo 1 Chi siamo e cosa facciamo

...11

Introduzione ...13

Storia ...14

Cultura ...14

Tradizioni ...15

Curiosità ...16

Attualità ...17

Capitolo 2 Ricerca

...19

Spedizioni idrografiche ...23

Spedizioni geodetiche ...24

Campagne portolani ...25

Ricerche oceanografiche ...33

Capitolo 3 Spedizione polare

...37

Capitolo 4 Produzione

...41

Cartografia ...42

Documenti nautici ...46

Editoria ...48

Capitolo 5 Formazione

...51

Corsi interni ...52

Corsi esterni ...53

Capitolo 6 Attività esterne

...56

Biblioteca ...56

Collaborazioni ...58

Eventi ...61

Visite ...62

Rapporti con i media ...64

Capitolo 7 La nostra organizzazione

...68

Consuntivo ...78

Glossario ...80

Indice

(6)
(7)

Relazione Annuale I.I.M. 2017

5 C.A. Luigi SINAPI

Direttore Istituto Idrografico della Marina

“Mapping our seas, ocean and waterways – more important than ever”. Il motto assegnato alla Giornata Mondiale dell’Idrografia dell’International Hydrographic Organization (IHO), ha caratterizzato l’operato dell’Istituto Idrografico della Ma- rina nel 2017.

Le attività e i risultati conseguiti hanno interessato aree di mare polari, dal Polo Nord al Polo Sud, passando per il Mediterraneo. Ciò ha portato al comple- tamento del portafoglio cartografico internazionale in Antartide, e all’avvio del programma di ricerca di geofisica marina HIGH NORTH in Artide.

Nel settore della produzione, è proseguito il consolidamento dell’intero ciclo di gestione ed elaborazione delle informazioni nautiche, attraverso l’implementa- zione di un nuovo Piano cartografico in grado di soddisfare le esigenze nazionali della Nautica.

E’ stata avviata l’acquisizione della capacità di esecuzione dei rilievi topografici e batimetrici con l’impiego di tecnologia laser aerotrasportata (c.d. Laser Ima- ging Detection And Ranging – LIDAR).

Sono state amplificate le capacità di supporto al Comparto Difesa e alla Marina Militare, attraverso la realizzazione di prodotti tematici cartografici e meteo- oceanografici “on demand”.

Una nota di rilievo merita l’alta formazione, fiore all’occhiello dell’Istituto Idro- grafico che, in collaborazione con l’Università di Genova, ha avviato un nuovo corso di Laurea Magistrale in “Hydrography and Oceanography”, unico in Ita- lia, svolto completamente in inglese e propedeutico al rilascio del certificato di

“Idrografo di Categoria A” (FIG/IHO/ICA Hydrographic Surveyor Category A Level).

Infine, numerosi sono stati gli impegni e le attività di collaborazione con Enti di Ricerca e Università nazionali, e nell’ambito dell’IHO, attraverso un’assidua e propositiva partecipazione a meeting e conferenze.

(8)

Un anno per immagini

VISITA DIRETTORE ISTITUTO

IDRO-OCEANOGRAFICO GIAPPONESE 7-2-2017

VISITA AMBASCIATORE COREA DEL SUD 10-2-2017

VISITA ALLIEVI ACCADEMIA NAVALE

20-2-2017

VISITA ALLIEVI SCUOLA NAVALE MOROSINI 1-3-2017

CONFERENZA INTERNAZIONALE IHO 21-3-2017

SEDIMENTOLOGIA ENEA LA SPEZIA 31-3-2017

(9)

Relazione Annuale I.I.M. 2017

7 PREPARAZIONE NAVE ALLIANCE

LA SPEZIA 12-4-2017

VISITA GRUPPO ACCADEMIA MARINA MERCANTILE

12-4-2017

PROMONTORIO ARGENTARIO MAREOMETRO 9-5-2017

VISITA DELEGAZIONE TUNISINA 9-5-2017

CONVEGNO AIC 2017 GENOVA 10-5-2017

VISITA SCUOLA

GUARDIA DI FINANZA 16-5-2017

(10)

ASSEMBLEA GENERALE 9-6-2017

CONFERENZA STAMPA HIGH NORTH 17 4-6-2017

OPEN DAY 21-6-2017

VISITA DELEGAZIONE IHO 22-6-2017

CAMPAGNA DI GEOFISICA MARINA HIGH NORTH 17

LUGLIO 2017

VISITA CADETTI UNITED STATES NAVY 2-8-2017

(11)

Relazione Annuale I.I.M. 2017

9 SPEDIZIONE NAVE GALATEA

26-8-2017

SALONE NAUTICO GENOVA 25-9-2017

SCUFN MEETING GENOVA 2-10-2017

CONVEGNO HIGH NORTH 17 PALAZZO S. GIORGIO

30-10-2017

PRESENTAZIONE LAUREA MAGISTRALE

“HYDROGRAPHY & OCEANOGRAPHY”

6-11-2017

CONSEGNA DIPLOMI MASTER II LIVELLO LANTERNA 15-12-2017

(12)
(13)

Capitolo 1

Chi Siamo e Cosa Facciamo 1872

Data di nascita

7800

Km di coste

550.000

Kmq di area di

competenza

(14)
(15)

Relazione Annuale I.I.M. 2017

13

Capitolo 1 Chi Siamo e Cosa Facciamo

Operatori civili e militari

Pubblicazioni e strumenti

L’Istituto Idrografico della Marina (IIM) è responsa- bile del servizio idrografico nazionale e della pro- duzione di tutta la documentazione nautica ufficia- le, sia cartacea che digitale, relativa ai mari italiani.

L’area di competenza copre una superficie di oltre 550.000 chilometri quadrati di aree marine, in re- lazione a uno sviluppo costiero italiano superiore ai 7.800 chilometri.

I 242 dipendenti (117 militari e 125 civili) che co- stituiscono il suo personale, esprimono professio- nalità e competenze diverse: idrografi, oceano- grafi, cartografi, geologi, geofisici, meteorologi, ingegneri, architetti, grafici, tipografi, bibliotecari, linguisti, storici, ecc.

Organo Cartografico dello Stato ed Ente della Ma- rina Militare, ha il compito di concorrere alla sicu- rezza della navigazione, alla difesa nazionale e alla conoscenza e valorizzazione di tutto ciò che riguarda il mare, dal punto di vista scientifico, tecnologico e ambientale.

A tali fini, opera fondamentalmente in quattro settori:

attività di campagna e di ricerca idro-oceanografica, produzione, stampa e aggiornamento di tutta la car- tografia e la documentazione nautica ufficiale, forma- zione del personale idrografo, sia militare che civile, redazione di standard tecnici in materia.

I rilievi sono eseguiti, secondo le direttive dello Stato Maggiore della Marina, sulla base di programmi prepa- rati dall’Istituto, quali il Piano Cartografico, di validità quinquennale, e il conseguente Piano di Produzione biennale, tenendo conto delle esigenze legate alla pro- duzione della documentazione, di quelle della difesa e di quelle della sicurezza.

Tutti insieme concorrono per garantire la precisione, la puntualità e la ricchezza della documentazione pro- dotta, sia cartacea che digitale, la quale rappresenta un corpus di assoluto rilievo a livello internazionale, tanto da far reputare l’Istituto che l’ha prodotta una delle ec- cellenze italiane nel mondo.

L’attività scientifica e quella formativa rappresentano il fiore all’occhiello di un Istituto che appare oggi come la punta di diamante della forza armata di riferimento, la quale costituisce da sempre l’arma “tecnica” per anto- nomasia, potendo vantare una lunga tradizione in fatto di esplorazioni, ricerche scentifiche e rilievi sul campo nelle condizioni più difficili e nei luoghi più lontani.

Nel 2017 l’Istituto Idrografico della Marina ha conti- nuato a porre in essere, senza soluzione di continuità rispetto all’anno precedente, iniziative sia sul fronte in- terno che su quello esterno (nazionale e internazionale) per il perseguimento degli obiettivi indicati dallo Stato Maggiore della Marina, con riferimento alle linee guida generali del 2013 per la riconfigurazione dell’Istituto in

“centro di eccellenza del Mediterraneo e in ambito eu- ropeo per le tematiche attinenti al mare”.

(16)

Forte S.Giorgio

L’Istituto venne fondato con Regio Decreto 26 di- cembre 1872, n. 1205, che ricostituiva “l’Ufficio Centrale pel servizio scientifico dell’Osservatorio astronomico di Forte San Giorgio in Genova, il quale assumerà il titolo di Ufficio Idrografico della Regia Marina”, ricevendo nel 1899 l’attuale deno- minazione di Istituto Idrografico.

A dirigerlo fu chiamato il capitano di vascello Giovan- ni Battista Magnaghi, già direttore del precedente Uf- ficio Scientifico Dipartimentale. Un valente scienziato, inventore e progettista di apprezzati strumenti nautici e scientifici, decorato al valor militare nella campagna del 1860-1861 e poi nominato ammiraglio, senatore e accademico dei Lincei.

Magnaghi rimase direttore dell’Istituto per ben 16 anni, dal 1872 al 1888, dando avvio a un’intensa campagna di rilevamento astronomico, geodetico, idrografico e oceanografico, iniziando nel con- tempo la costruzione di un cospicuo portafoglio cartografico e la pubblicazione dei complementari documenti nautici.

Ciò permise all’Italia di emanciparsi gradualmente dalla dipendenza dagli analoghi istituti esteri, segna- tamente dallo Hydrographic Office inglese, nato nel 1795, e dal Service Hydrographique et Océanographi- que de la Marine francese, nato nel 1720, per la co- noscenza delle proprie coste e dei mari adiacenti alla penisola ai fini della sicurezza della navigazione, per la costruzione delle relative carte e per la realizzazione e/o la taratura degli strumenti nautici destinati alle unità della Regia Marina.

La scelta di collocarlo a Genova, nel complesso di Forte San Giorgio, situato su un bastione all’apice oc- cidentale delle “Mura Vecchie”, la cinta fortificata cin- quecentesca, in posizione dominante rispetto al centro storico, a completamento del precedente osservatorio astronomico, indicava la volontà del governo, da un lato, di insediarlo nel principale porto del Regno, quello presso il quale avevano sede le più importanti compa- gnie di navigazione sia a vela che a vapore e, dall’altro, di compensare in parte la città per l’avvenuto trasfe- rimento del comando della Regia Marina nella nuova base di La Spezia.

L’idrografia non può prescindere dall’oceanogra- fia: basti pensare all’importanze che rivestono per i naviganti, ieri come oggi, l’andamento delle cor- renti e il fenomeno delle maree, con i suoi effetti sul livello medio del mare che, com’è noto, costi- tuisce anche il riferimento per l’altimetria terrestre.

Amm. Giovan Battista Magnaghi (affresco)

Storia

Cultura

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Relazione Annuale I.I.M. 2017

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Capitolo 1 Chi Siamo e Cosa Facciamo

Naturalmente, l’attività preminente riguardava le acque nazionali e quelle mediterranee, oltre a quelle coloniali (Canale di Sicilia, Golfo della Sir- te, Mar Rosso e Mar Arabico), dove più forti erano gli interessi italiani e dove le osservazioni ocea- nografiche assunsero ben presto i caratteri di una ricerca sistematica, spesso in collaborazione con altri Enti specialistici.

Più volte, nel corso degli ultimi 150 anni, gli studi effettuati dal personale della Marina e in particolare da quello dell’Istituto Idrografico hanno permesso di aggiornare, correggere e precisare dati e informazio- ni riguardanti particolari aree, luoghi o situazioni, ad esempio la determinazione delle dinamiche delle cor- renti nello Stretto di Messina, della profondità massima del Mar Ionio, delle posizioni dei banchi nel Canale di Sicilia, ecc., così fondamentali per la navigazione.

Oggi la cartografia viene prodotta interamente con l’ausilio del computer e inviata agli utenti in formato digitale o stampata su carta tramite macchine digita- li: in poche parole, il procedimento è stato fortemente standardizzato e industrializzato, perdendo in parte la sua aura di romanticismo e di sapienza artigianale.

Fino alla metà del Novecento, invece, il metodo di costruzione e di stampa dei prodotti cartografici era molto più lungo e complesso e richiedeva un’ampia gamma di competenze complementari da parte del personale, oltre a una buona dose di esperienza sul campo tramandata di generazione in generazione, senza le quali il risultato finale rischiava di essere poco o punto preciso e quindi inutile.

I grafici di scandagliamento, insieme ai rilievi di costa, venivano tradotti in un “disegno tecnico”, corrispon- dente alla rappresentazione cartografica da realizzare, che veniva ricalcato e inciso a mano, naturalmente a rovescio, con l’ausilio di un bulino su una matrice di rame (per questo era detto processo di stampa “cal- cografico”). Quest’ultima veniva cosparsa d’inchiostro comprimendolo con un apposito tampone, affinché pe- netrasse a fondo nell’incisione e realizzasse gli effetti di chiaroscuro necessari a dare forma e consistenza al tracciato.

L’incisione era invece indiretta quando, con una punta metallica, s’incideva, sempre con il disegno a rovescio, uno strato di vernice sovrapposto alla matrice; succes- sivamente, s’immergeva la lastra di rame in un acido, oppure vi si spennellava quest’ultimo con un tampone, cosicché tale mordente incideva la matrice lungo i segni incisi nella vernice protettiva, senza intaccare la super- ficie metallica.

Inoltre, la conoscenza delle caratteristiche e dei feno- meni marini è fondamentale per la tutela dell’ambien- te, non soltanto marino, se pensiamo che il 71% della superficie terrestre è coperto da mari di acqua salata, mentre il restante 29% è costituito dai continenti e dalle isole, e che le grandi distese oceaniche influenza- no notevolmente il clima.

Sin dall’unità d’Italia, quindi, non soltanto le navi idrografiche nel corso delle ordinarie campagne ocea- nografiche, ma anche quelle da guerra non impegnate in operazioni belliche (ad esempio le unità stazionarie in Sud America ed Estremo Oriente), effettuarono osservazioni e misurazioni durante la navigazione in mari nazionali ed esteri, poi comunicate all’Istituto Idrografico, che ne pubblicava i risultati.

Attività di campo. Corso IDR per Ruoli Speciali - Genova Nervi.

/¶antica tipogra¿a

Tradizioni

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Ecoscandaglio Multibeam

Ecoscandaglio Single beam

Validazione dei rilievi (1970)

Recupero a bordo di una Rosette

La matrice, su cui si sovrapponeva il foglio di carta precedentemente ammorbidito da 24 ore di leggero inumidimento, veniva collocata sul piano mobile del torchio, che scorreva sotto gli appositi rulli rivestiti di feltro, affinché la pressione trasfe- risse l’inchiostro sulla carta, in leggero rilievo per-

cepibile al tatto.

Poiché il foglio di carta era più grande della lastra di rame, la pressione di quest’ultima produceva un’im- pronta leggermente depressa, che andava a incornicia- re l’immagine. Tale complesso procedimento veniva ri- petuto per ogni stampa, cosicché la tiratura giornaliera era limitata a 30-40 copie di buona qualità.

La strumentazione nautica e quella idrografica, nel corso dei secoli, hanno subito una forte evoluzio- ne, anche se, sia nell’uno che nell’altro caso, non ne sono mutate le finalità di fondo: consentire alla nave di conoscere la propria posizione e la rotta da seguire per raggiungere la destinazione scelta, nel primo caso; acquisire e tradurre in rappresentazio- ni grafiche coerenti i dati necessari per fornire ai naviganti uno strumento idoneo con cui condurre con sicurezza la navigazione, nel secondo caso.

A partire dagli anni Settanta, furono installate delle catene di radionavigazione per accelerare il lavoro idro- grafico e iniziò la sperimentazione dei sistemi satellita- ri per una più precisa determinazione del punto nave (GPS), mentre presso l’Istituto Idrografico fu avviata l’automazione dei procedimenti cartografici, come di ogni altra attività tecnica e gestionale.

L’ecoscandaglio ha sostituito i vari tipi di strumenti meccanici, permettendo, grazie alla versione multibe- am, di attuare un’esplorazione dei fondali per larghe fasce marine, mentre il sonar a scansione laterale (side scan sonar) “fotografa” l’immagine del fondo, e la gi- robussola (che, per trovare una direzione fissata, non si basa sul campo magnetico terrestre, ma sulle proprietà del giroscopio) si è affiancata alla bussola magnetica.

Curiosità

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Relazione Annuale I.I.M. 2017

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Capitolo 1 Chi Siamo e Cosa Facciamo

Tender di Nave Alliance

Prua di Nave Alliance

Assemblea dell’equipaggio di Nave Alliance - High North ‘17

Da marzo 2016 è operativa, sotto la bandiera della Marina Militare, una nuova unità polivalente di ri- cerca di proprietà della STO (Science and Techno- logy Organization) della NATO, Nave Alliance, che svolge principalmente attività condotte dal CMRE (Centre for Maritime Research and Experimenta- tion), per conto della STO della NATO. Le ricerche e le sperimentazioni sono condotte soprattutto nel campo ambientale dell’acustica subacquea.

Essa è equipaggiata con personale della Marina Milita- re, grazie a un Memorandum of Understanding (MoU) fra la Marina e il CMRE, come accadde a suo tempo per Nave Leonardo. Nave Alliance è una piattaforma di ricerca all’avanguardia per la sperimentazione di nuove tecnologie e l’impiego di sistemi e apparecchiature di nuova generazione per la ricerca e lo sviluppo scien- tifico a favore della NATO e, quindi, delle marine dei paesi ad essa appartenenti.

La nave è una delle più silenziose del suo genere, es- sendo stata concepita per garantire il minimo livello di propagazione del suono nell’acqua. Tale caratteristica ne fa una piattaforma particolarmente adatta a quel- le sperimentazioni scientifiche per le quali l’assenza di suoni sotto la superficie è essenziale.

È dotata di 400 metri quadrati di laboratori, sistemi di navigazione e comunicazione all’avanguardia, gru, verricelli e argani, con una struttura poppiera “a por- tale”, che permette all’unità di effettuare movimenti di carico e, contestualmente, manovre di messa a mare di apparecchiature subacquee.

Nell’estate 2017, è stata impegnata nella spedizio- ne polare denominata “High North 17”, svoltasi nei mari fra Islanda, Groenlandia, Norvegia e Circolo Polare Artico, una campagna di ricerca nei campi della geofisica, della geologia marina e dell’ocea- nografia per meglio garantire la sicurezza e il libero utilizzo delle risorse in quell’area, che ha segnato il ritorno dell’Italia in Artide a 89 anni dalla missione del comandante Umberto Nobile al Polo Nord.

Attualità

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Navi 5

idrografiche

Giornate 97

effettive di campagna

Km di coste 1506

rilevate

Capitolo 2

Ricerca

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(23)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

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Imbarcazione idrogra¿ca MBf 11 durante l’esecuzione dei rilievi idrogra¿ci

Il Reparto di Geofisica Marina e Oceanografia dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM) nel cor- so del 2017 ha garantito il supporto meteo-ocea- nografico alla Forza Armata e il contributo della Marina Militare alle operazioni e alle esercitazioni della Difesa e della NATO.

Il Reparto ha assicurato, tramite il proprio portale de- dicato, il supporto MetOc (Meteorology and Oceano- graphy) alle unità navali impegnate in operazioni ed esercitazioni (ad esempio a quelle impegnate nell’o- perazione EUNAVFOR MED “Sophia” nello Stretto di Sicilia, nell’operazione “Atalanta” nell’Oceano Indiano e nelle due esercitazioni “Mare Aperto 17” nel Mediter- raneo), con la fornitura di prodotti meteo-oceanografi- ci commisurati alle specifiche esigenze delle differenti aree di operazione.

Per le campagne addestrative, ha fornito un suppor- to tecnico con la realizzazione di tre aree del portale MetOc dedicate all’Atlantico Settentrionale e al Mare del Nord (campagna “High North 2017”) a favore di Nave Alliance, e al Mare Celtico a favore di Nave Riz- zo e di Nave Vespucci (campagna “150° Anniversario della Fondazione del Canada”), e una a favore di Nave Carabiniere per l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico (campagna “Sud Est Asiatico-Australia”).

Il Reparto ha inoltre assicurato il supporto MetOc, con la realizzazione di un’apposita area del portale IIM-Me- tOc, per l’Oceano Atlantico Centro-Orientale a favore di Nave Aliseo, impegnata nelle attività NATO SNMG2, e ha fornito il supporto all’operazione “Sea Guardian”

nel ruolo di IMETOC Assisting Nation, attraverso la for- nitura di previsioni di correnti marine e profili verticali di temperatura alla OSG IMETOC LN (DEU).

A livello nazionale, ha assicurato il supporto all’AR- PAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambien- te Ligure) nell’attività di rilievo idro-oceanografico, svoltasi in più fasi nella rada di La Spezia, per la re- alizzazione di una mappatura dei fondali con l’analisi e l’elaborazione dei dati di backscatter acustico, la ca- librazione con il campionamento del fondo e l’analisi granulometrica della caratterizzazione sedimentologica della suddetta area.

A bordo di Nave Alliance (12-13 settembre 2017), sono state condotte attività oceanografiche propedeu- tiche alla campagna oceanografica “LOGMEC 17”; di

Esercitazione ³Mare Aperto 17´ - Corrente super¿ciale (MetOC)

Monitoraggio dei dati al computer

particolare rilievo il posizionamento e la messa a mare di un mooring oceanografico profondo.

Per garantire un adeguato e continuo supporto alle molteplici operazioni navali, il Reparto di Geofisica Marina e Oceanografia ha attivato un servizio di con- trollo sette giorni su sette della disponibilità, nei tempi e nelle modalità previste, del materiale MetOc, anche attraverso l’intervento del personale in caso di malfun- zionamenti nella catena di produzione.

Un anno di attività

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Calata di una Rosette (LOGMEC)

Nell’ambito della cooperazione internazionale, un’importante attività è il supporto fornito al Li- bano per la creazione del Servizio Idrografico Na- zionale, concretizzatosi nella formazione del per- sonale idro-oceanografico secondo gli standard IHO (International Hydrographic Organization), nell’individuazione della strumentazione necessa- ria per operare, nelle procedure da seguire e nel supporto all’allestimento delle unità navali.

In ambito NATO, il personale del Reparto ha parteci- pato al settimo incontro del MILOC Panel, durante il quale sono stati discussi gli aspetti più importanti del supporto meteo-oceanografico alle operazioni, in ade- renza al principio fondamentale “One Operation, One Forecast”, e alla conferenza “DeSRA 2017”, svoltasi presso lo STO-CMRE della NATO, nella quale l’Istituto Idrografico ha illustrato la sua attività a supporto delle operazioni navali. La partecipazione a tale manifesta- zione è stata l’occasione per confrontarsi con i maggiori esperti mondiali e ha consolidato i rapporti di collabo- razione con lo STO-CMRE della NATO.

Per quanto riguarda le specifiche attività oceanogra- fiche in ambito nazionale, il Reparto ha assicurato la partecipazione e il contributo alla COI (Commissione Oceanografica Italiana). Ha inoltre incentivato la col- laborazione con istituti ed enti di ricerca, svolgendo e promuovendo azioni a favore della collettività con par- ticolare riguardo per attività e campagne di geofisica/

oceanografia, per l’acquisizione di dati e lo sviluppo di studi di interesse specifico, nonché per il mantenimen- to/trasferimento di know-how specialistico.

In particolare, ha partecipato all’attività “LOGMEC 17”, svoltasi nel Mar Ligure Orientale e nel Tirreno Settentrionale, e ha curato il coordinamento scientifico delle campagne “MREA 17” e “ARET 17” per la vali- dazione di modelli oceanografici e acustici, in collabo- razione con diversi enti di ricerca (ENEA, CNR, STO- CMRE).

Nell’ambito della cooperazione fattiva con altri enti di ricerca nazionali, sono stati rafforzati i rapporti di collaborazione con l’OGS (Istituto Nazionale di Ocea- nografia e di Geofisica Sperimentale) nel campo dello scambio dei dati oceanografici, della formazione del personale e delle campagne osservative in mare e, in collaborazione con l’ISPRA (Istituto Superiore per la

Protezione e la Ricerca Ambientale) è stato portato a compimento il calcolo delle costanti armoniche, del li- vello medio del mare e dello studio delle componenti non astronomiche delle maree nei porti della rete ma- reometrica dell’Istituto Idrografico e dell’ISPRA, attività iniziata a fine 2016. Lo scopo principale di questo stu- dio è di fornire adeguato supporto ai rilievi idrografici e alla comprensione dell’interazione meccanica tra at- mosfera e oceano (meteo-tsunami).

Sempre in questo ambito, è da segnalare la collabora- zione con l’Università di Napoli “Parthenope” (UNINA- PA) e l’Università di Genova (UNIGE), finalizzata alla realizzazione di uno studio del moto ondoso sotto costa mediante modellazione numerica e successiva valida- zione a mezzo di misure effettuate tramite radar ad alta frequenza nel Golfo di Napoli.

Di notevole importanza anche la campagna ocea- nografica “FIXO3” sulla nave da ricerca Minerva Uno nel Mar Ligure Centrale, in collaborazione con CNR ISSIA-Genova (Consiglio Nazionale delle Ricerche-Isti- tuto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione), durante la quale sono state effettuate misure idrologi- che per studi sulla variabilità climatica nel Mar Ligure e sono stati raccolti campioni di zooplankton a varie pro- fondità, con l’obiettivo di validare dati di backscatter acustico da ADCP 300 kHz per estenderne l’impiego alla mappatura di zooplankton. È stato infine creato un modello di correnti del Mar Ligure, da validare con i dati raccolti durante le campagne oceanografiche.

Relativamente all’attività di formazione del persona- le della Marina Militare e degli esterni, il Reparto ha svolto attività didattica nelle materie specifiche di com- petenza (Oceanografia, Sedimentologia, Mareometria, Meteorologia, Magnetismo Navale, Fisica, Informatica, Matematica), sia con lezioni in aula che con tirocini pratici a bordo, nell’ambito dei corsi di FIG/IHO/ICA Hydrographic Surveyor Categoria A e B.

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Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

23 Le attività idro-oceanografiche del 2017 sono avvenute nell’ambito di spedizioni organizzate dall’Istituto Idrografico e dalle unità idro-oceanografiche della Marina Militare Ammiraglio Magnaghi, Aretusa e Gala- tea. Come lo scorso anno, hanno contribuito anche Nave Leonardo e Nave Alliance con team funzionali dell’Istituto a bordo.

L’Istituto Idrografico ha inoltre effettuato attività idrografica nella rada di La Spezia, nell’ambito del progetto di monitoraggio morfo-batimetrico e indagine ambientale, in collaborazione con l’ARPAL.

Presso i poligoni di Teulada (CA) e Torre Veneri (LE) è stata invece svolta un’intensa attività di indagine bati- metrica, a supporto dell’accordo tra Esercito Italiano e ISPRA per la caratterizzazione morfo-batimetrica del sito, per un periodo complessivo di circa tre mesi.

L’anno si è concluso con l’esecuzione del rilievo idrografico speditivo del porto di Mi- lazzo per esigenze della Marina Militare.

Nella settimana dal 6 al 10 novembre 2017, una squadra dell’Istituto ha svolto il rilievo idrografico della rada di Olbia, impiegando per la prima volta la tecnologia LIDAR (Light Detection and Ranging) imbarcata su un aereo.

Il LIDAR topo-batimetrico aerotrasportato è uno strumen- to in grado di rilevare contemporaneamente sia la parte emersa sia quella immersa della fascia costiera. I campi di applicazione, oltre a quelli connessi all’aggiornamento della documentazione nautica, sono quelli legati alla variazione temporale della fascia costiera quali, ad esempio, l’erosione costiera e il rischio di geohazard.

In base agli ottimi risultati ottenuti, ossia batimetria di det- taglio fino alla profondità di 50 metri e topografia ad alta risoluzione della parte emersa (scogli e linea di costa), l’Isti- tuto attiverà annualmente una campagna idrografica Lidar lungo le coste nazionali.

Spedizioni idrografiche

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

AREA/

LOCALITÀ

GIORNI PREVISTI

DATA INIZIO/FINE

RILIEVO GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

GIORNATE TOTALI DEL RILIEVO

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

S.N. 115 Rada di

La Spezia // 06/04/2017

05/05/2017 5 10 15 140 5

20317D 298 Capo Teulada 60 22/05/2017

27/06/2017 16 20 36 390 10.3

S.N. 322 Sardegna

(rilievo Lidar) // 06/11/2017

11/11/2017 2 Cura ditta

Fugro 2 // 44.2

20318E 29 Torre Veneri 60 06/09/2017

30/09/2017 21 15 36 913 29.1

S.N. 245 Porto di

Milazzo // 08/12/2017

17/12/2017 4 4 8 63 0.85

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Porto Ercole rilievo RTK

* Attività svolta in Istituto

Nel corso del 2017 la spedizione geo-topografica ha operato nelle seguenti località:

‡6FLDFFDH3XQWD%LDQFD $* 

La spedizione aveva come scopo primario la determinazione delle coordinate del Faro di Capo San Marco e dello Scoglio Pietra Patella.

‡3URPRQWRULRGHOO·$UJHQWDULR *5

In questo caso l’esecuzione del rilievo si è avvalsa di ricevitori GPS, affiancati a tecniche di rilievo topografico tradizionali con l’impiego della stazione totale. Questa soluzione offre notevoli vantaggi in termini di efficacia, in quanto permette di usufruire delle metodiche di rilievo satellitare senza soffrire delle limitazioni del sistema GPS stesso, connesse alla disponibilità satellitare.

Spedizioni geodetiche

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ

GIORNI PREVISTI

DATA INIZIO/

FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

GIORNATE TOTALI DEL RILIEVO

LUNGHEZZA

IN KM PUNTI/

STAZIONI

50134D 18-264 Geodesia - TopograÀa

Da Capo San Marco a Punta

Bianca (AG)

7 21/01/2017

27/01/2017 3 7* 10 // 6

50135A 74-122 Geodesia - TopograÀa

Promotori o Argentario

(GR)

12 08/05/2017

19/05/2017 10 15* 25 82.98 24

(27)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

25

Uscita in mare a Monopoli

I.I. 3176 ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA

DISCIPLINARE TECNICO PER LA STANDARDIZZAZIONE DEI RILIEVI IDROGRAFICI

GENOVA 2016

Sono state effettuate le seguenti Campagne portolani con lo scopo di acquisire informazioni utili alla compi- lazione della documentazione nautica edita dall’Istituto Idrografico:

‡ Cesenatico-Rimini-Pesaro-Fano dal 2 al 14 aprile;

‡ Monopoli e litorale dal 17 al 26 settembre;

‡ Caorle e Jesolo dal 3 al 15 dicembre.

Le campagne 2017 sono state altresì l’occasione per continuare l’opera di sensibilizzazione delle autorità marittime, iniziata nel 2015 e proseguita nel 2016, attraverso l’organizzazione di conferen- ze specifiche per informarle sugli aspetti tecnico- giuridici dei documenti nautici e sull’importanza dell’applicazione del Disciplinare tecnico per la re- alizzazione dei rilievi idrografici (I.I. 3176).

Con la pubblicazione, nel 2015, delle Norme di com- pilazione dell’informazione nautica e norme di esecu- zione di una campagna di aggiornamento della docu- mentazione nautica da parte della Guardia Costiera (I.I. 3173), l’Istituto ha provveduto a delineare il va- demecum per l’aggiornamento dei documenti nautici e, a marzo 2016, con il Disciplinare, ha pubblicato il regolamento tecnico per effettuare rilievi idrografici.

Esso risponde a quanto previsto dal D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90 che, tra i compiti assegnati all’Istituto, pre- vede anche quello di “redigere le normative tecniche e fornire consulenza per standardizzare l’esecuzione dei rilievi idrografici, da svolgere nell’ambito della pubbli- ca amministrazione, comunque inerenti alla sicurezza della navigazione” (art. 222).

Lo scopo del Disciplinare è quello di regolamenta- re l’attività dei rilievi idrografici per garantire la si- curezza nei porti, lungo i litorali e in generale nelle acque nazionali, prescrivendo modalità e tecniche omogenee per la conduzione dei rilievi. Elabora- to sulla base degli standard internazionali previ- sti dalla pubblicazione S-44 (IHO Standards for Hydrographic Surveys, ed. 2008), introduce para- metri, anche più restrittivi, quando le circostanze lo richiedano (es. aree portuali, ingressi ai porti).

Seguire regole standard significa garantire l’affidabi- lità dei dati e, di conseguenza, la loro sicurezza, con- sentendo anche la comparabilità tra misure eseguite nella stessa zona di mare in tempi diversi. È per que- sto che, come opera di sensibilizzazione, il personale dell’Istituto tiene anche conferenze e seminari presso l’Accademia Navale di Livorno durante i corsi pre- comando per i tenenti di vascello delle Capitanerie di Porto e durante quelli per i marescialli che diventeran- no comandanti dei Locamare.

Campagne portolani

Disciplinare

(28)

Nave Magnaghi

Sino al febbraio 2017, Nave Magnaghi è stata ferma per lavori di manutenzione. Dal 25 febbraio è stata dichiarata pronta per l’esecuzione del modulo di ad- destramento di difesa passiva a Taranto, conclusosi il 24 marzo con esito finale soddisfacente.

Il 28 marzo, l’unità ha lasciato Taranto alla volta di La Spezia. Nel corso del trasferimento, ha ricevuto l’or- dine di dirigere per Civitavecchia, onde effettuare un rilievo delle banchine Traianea, Guglielmotti, Cialdi e del Molo del Bicchiere.

Tale rilievo aveva come obiettivo il controllo speditivo dei fondali al fine di garantire l’ormeggio in sicurezza di unità della Marina Militare, in occasione delle ma- nifestazioni per la Festa della Marina 2017. Il rilievo, comprensivo di controllo della topografia, si è conclu- so il 29 marzo; l’unità ha poi diretto per La Spezia.

Dal 9 al 12 aprile, Nave Magnaghi è stata interessata dal Tirocinio Idrografico alla presenza di personale dell’Istituto Idrografico. In tale occasione, è stato effet- tuato un punto di situazione circa lo stato di efficienza dei sistemi idro-oceanografici: il bordo, in tale conte- sto, ha perfezionato le opportune richieste di acquisto/

upgrade delle apparecchiature in dotazione. Inoltre,

in vista dell’impiego operativo nell’ambito di “EXER MA-17”, su richiesta del personale specialista di bor- do, è stato effettuato un addestramento mirato alla conduzione di attività idro-oceanografiche a suppor- to delle operazioni militari. È stato infatti assegnato alla nave il “gommone interferometrico” ed effettuato un idoneo training per il personale. Infine, sono state condotte conferenze mirate alla creazione di plottati operativi e analisi di dati oceanografici.

Dall’8 al 18 maggio, Nave Magnaghi ha partecipato all’esercitazione “Mare Aperto 17-1”, in qualità di CTU della Task Unit idrografica integrata nel Task Group

“Contromisure Mine ed Unità Idrografiche”. Al termi- ne di tale attività, l’unità ha svolto il rilievo nr. 1208D

“Porto di Cagliari - Molo Garau e Molo Capitaneria”

dal 17 al 22 maggio.

Nave Magnaghi è rientrata a La Spezia il 26 maggio.

Dal 1° giugno, l’unità è stata impegnata nella Campa- gna Idro-Oceanografica 2017 e in particolare nel rilie- vo 20311A2017 (rada di La Spezia-costiero), come da Programma Particolareggiato 2017.

Nave Magnaghi

(29)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

27

Stato del mare e del vento alla profondità di 10 metri

IDROGRAFIA

1Rilievo condotto quando l’unità era presente in sede

TOPOGRAFIA/LIVELLAZIONI:

1Rilievo condotto quando l’unità era presente in sede NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

GIORNATE TOTALI DEL RILIEVO

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN

KMQ NOTE

1208D 311 S Porto di Cagliari Molo Garau Molo Capitaneria

17/05/2017

22/05/2017 4 3 6 // 0.25

20311A2017 115 1A Rada di La Spezia 26/06/2017 20 9 20 // 7.23 In corso1

2229A2016 123 1A

Civitavecchia Darsena Traianea Bacino Umberto I

28/03/2017

29/03/2017 2 4 4 // 0.13

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE/

SCALA

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

GIORNATE TOTALI DEL RILIEVO

PUNTI/STAZIO- NI O INFORM.

NAUTICHE NOTE

S.N. 311 S Porto di Cagliari

Molo Garau Molo Capitaneria

17/05/2017

22/05/2017 4 4 4 //

S.N. 115 1A Rada di La Spezia

Porto Lerici 26/06/2017 14 9 14 // In corso1

S.N. 123 1A

Civitavecchia Darsena Traianea Bacino Umberto I

28/03/2017

29/03/2017 1 1 1 //

(30)

Altezza massima dell’onda per sbarco an¿bio Nave Aretusa

In una prima fase, coincidente con il primo quadrime- stre del 2017, l’unità è rimasta in porto a La Spezia. Il personale di bordo è stato impegnato principalmente nell’installazione del nuovo sistema Side Scan Sonar Klein 3000, nell’approntamento della piattaforma e della strumentazione per garantire la futura attività operativa e nella stesura delle relazioni tecniche dei rilievi condotti l’anno precedente.

Nell’ambito del Tirocinio Idrografico, l’unità ha effet- tuato una sosta nel porto di Genova dal 6 al 9 aprile;

in occasione dell’Assemblea Generale IHO, svoltasi nel Principato di Monaco dal 25 al 29 aprile, l’unità ha preso parte agli eventi sostando nel porto monegasco dal 25 aprile al 29 aprile.

Dopo di ciò, Nave Aretusa ha preso parte all’eserci- tazione “Mare Aperto MA 17-1”, svoltasi in prossimità di Cagliari e Teulada, installando un mareometro nel porto di Cagliari.

L’attività idrografica vera e propria è iniziata a giugno con un rilievo batimetrico, assegnato alla nave in se- guito alla richiesta inoltrata alla Marina Militare dal Dipartimento della Protezione Civile, nell’area dello Scoglio d’Africa, e un’attività oceanografica, in colla- borazione con l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), con l’impiego del magnetometro e di personale ricercatore in T.I. Al contempo, è iniziato il tirocinio pratico individuale a favore dei masterizzandi in Geomatica Marina, per un totale di tre civili e due militari, di cui uno di nazionalità libanese. Durante le

soste nel porto di Piombino, è stato condotto un rilie- vo topografico non previsto dal Programma Partico- lareggiato, ma utile all’aggiornamento della documen- tazione nautica.

A seguito di ciò, dopo essere stati in sosta a La Spezia per le Licenze Ordinarie Estive del personale di bor- do, l’unità ha diretto per Olbia onde effettuare, come da Programma Particolareggiato, lo scandagliamento del relativo golfo; rilievo iniziato con l’installazione del mareometro e tuttavia interrotto per un’avaria accorsa all’idrobarca.

A settembre, invece, Nave Aretusa è stata impegnata dapprima in un rilievo speditivo nel porto di Livor- no per l’ormeggio in sicurezza di Nave Vespucci e di Nave Durand de La Penne e successivamente per un rilievo di natura oceanografica inserito nel progetto LOGMEC il quale prevedeva:

‡ una prima fase di misurazioni con sonda CTD e ADCP nel Tirreno Settentrionale e Centrale, con personale dell’Istituto in T.I.;

‡ rilievo idrografico, volto a un mooring al largo di Marina di Carrara;

‡ messa a mare e recupero di un drifter con perso- nale del Lamma Toscana in T.I.;

‡ misurazioni CTD e ADCP con personale del CMCC e CNR in T.I. al largo di Marina di Carrara.

A ottobre, l’unità, dopo aver condotto il rilievo idro- grafico per la realizzazione della Carta 323, ha par- tecipato all’esercitazione “Mare Aperto MA17-2 Joint Stars” e, contestualmente, ha effettuato il passaggio di consegne tra Titolari. Al termine, è stato effettua-

Nave Aretusa

(31)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

29

Ca Ca C Ca Ca Ca Ca Ca

Capipipipipippipitototototototololololollolololo22222222 RRRRRRRiciicicicicicererererererererercarcacacacacacaca

IDROGRAFIA

TOPOGRAFIA/LIVELLAZIONE: GEOFISICA/OCEANOGRAFIA

NUMERO RILIEVO

CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

GIORNATE TOTALI DEL RILIEVO

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

S.N. 5 Costiero/

Speciale Scoglio d’Africa 23/06/2017

30/07/2017 15 15 30 1223 43

20282D2017 322 Costiero/1A

Golfo di Olbia Golfo degli Aranci isole di Tavolara e

Molara (escluso Porto di

Olbia)

26/08/2017

15/09/2017 7 // // 433 30

3102D2017 912 Monitoraggio/2 Sea Mount Vercelli Mar Tirreno

Centrale

01/11/2017

03/11/2017 2 // // 160.64 67.17

30093D2017 323 Altura/1A Golfo di Congianus Passo delle Biscie

11/10/2017

15/10/2017 5 // // 305.6 43.8

S.N. 62 Portuale/

Speciale

Porto di Livorno Banchina CP Molo

Elba

16/09/2017

19/09/2017 1 7 8 5.03 0.10

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

S.N. 5

Indagini geoÀsiche in collaborazione

con l’INGV Scoglio d’Africa 03/07/2017

05/07/2017 3 3

S.N. //

Rilievo oceanograÀco con

posa di mooring profondo in collaborazione con CMRE e idrologico, associato alla

campagna

“LOGMEC 17”

Mar Ligure 30/09/2017 4 4 // //

S.N. //

Rilievo oceanograÀco / idrologico “MREA 17” con deploy del ASV-Wave-glider (Regione Toscana)

e monitoraggio parametri ambientali e correntometrici

Mar Tirreno Mar Ligure

30/09/2017

5 5 // //

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

LUNGHEZZA

IN KM PUNTI/STA- ZIONI

S.N. 71 TopograÀco NRTK Porto di Piombino 27/06/2017

10/07/2017 4 // // //

(32)

È stato istallato e collaudato il sistema SSS (Smart Siphon System) con prova in mare su un fondale di cir- ca 800 metri. Durante la Campagna Idro-Oceanogra- fica 2017, è stato eseguito e completato il Rilievo idro- oceanografico nr. 10205D relativo al porto di Otranto e, come indicato dal Programma Particolareggiato 2017, il compito assegnato è consistito nell’esecuzione dello scandagliamento portuale dell’area interessata dal rilievo, finalizzato al recupero dei dati idrografici utili alla produzione della nuova Carta nr. 189 (Porto di Otranto, Scala 1:5000) e della nuova ENC IT500189.

Durante la fase di acquisizione, è stata sperimentata una nuova modalità utile alla raccolta di vedute di co- sta relative allo scandagliamento. La procedura si è svi- luppata mediante l’installazione di una fotocamera tipo GOPRO Hero 4 su un lato della MBN 1207, capace di registrare sequenze di immagini a intervalli regolari e di uno strumento, chiamato GPS Tracker, in grado di sta- bilire e catalogare in tempo reale la propria posizione.

Una volta acquisti tutti questi dati, è stato possibile correlarli grazie al software Geo Setter Beta, che ha permesso la sincronizzazione del dato temporale delle immagini con la loro effettiva geolocalizzazione.

Le operazioni oceanografiche si sono concentrate prettamente nell’ambito del rilievo del porto di Otranto e sono consistite in sei prese di fondo tramite benna

IDROGRAFIA:

Van Veen e caratterizzazione del fondale dell’area di acquisizione di Otranto.

In concomitanza con la classificazione del fondale, è stata avviata una nuova sperimentazione multispettra- le, che permette di discriminare in modo più accurato le diverse tipologie di fondale. Tale sperimentazione, oltre all’analisi di campioni prelevati tramite le bennate, prevede l’utilizzo di immagini satellitari, mosaici acusti- ci, analisi a più bande con il software ENVI e individua- zioni di regioni di interesse medianti la visualizzazione dei dati in modalità scatter plot. Tale sperimentazione ci permette, inoltre, di individuare con un’adeguata accuratezza le zone di fondale coperte da praterie di posidonia.

Queste tecniche, solitamente utilizzate per l’analisi di immagini radiometriche multispettrali (foto satellitari o aeree), restituiscono, attraverso metodi di resa croma- tica, ottimi supporti di classificazione attraverso imma- gini a falsi colori. Ogni banda dell’immagine (di soli- to caratterizzate da regioni di lunghezze d’onda della radiazione elettromagnetica) è associata a un diverso colore della luce visibile degli occhi umani (rosso, verde e blu). L’immagine in falsi colori risultante evidenzia dei dettagli che altrimenti non sarebbero facilmente rico- noscibili.

Nave Galatea

Preparazione di una sonda CTD

Nave Galatea

NUMERO RILIEVO

CARTA NAUTICA

TIPO E ORDINE

AREA/

LOCALITÀ DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

20316D2017 189 1A Porto di Otranto 26/08/2017

13/09/2018 7 61 // 3.66

(33)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

31 L’unità di ricerca Leonardo ha collaborato con l’Istituto Idrografico anche nel 2017, eseguendo i seguenti rilievi idrografici:

IDROGRAFIA

Nave Leonardo

IDROGRAFIA:

Nave Leonardo

NUMERO RILIEVO CARTA NAUTICA

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

20291A2016 20294A2016

119/

118A

Isola del Giglio - Isola di Giannutri - Isola di

Pianosa

22/05/2017

16/06/2017 17 22 1122.7 121.21

NUMERO

RILIEVO CARTA NAUTICA

AREA/

LOCALITÀ

DATA INIZIO/FINE RILIEVO

GIORNATE EFFETTIVE DI ESECUZIONE

GIORNATE DI VALORIZZAZIONE

E RESTITUZIONE

LUNGHEZZA

IN KM AREA IN KMQ

S.N. 49 Sardegna Occidentale 04/10/2017

07/10/2017 3 2 524.6 2070

20311A2017

30097A2017 115 Rada di La Spezia -

Litorale di La Spezia 07/11/2017

15/11/2017 8 3 1051 179.1

(34)
(35)

Capitolo 2 Ricerca

Relazione Annuale I.I.M. 2017

33 Per Nave Vespucci e Nave Palinuro sono state cre-

ate nel portale IIM-MetOc, già in fase di pianifica- zione delle campagne, due nuove aree: Oceano Atlantico Settentrionale e Mare del Nord; Mar di Marmara e Mar Nero; successivamente è stata cre- ata anche l’estensione Oceano Atlantico Centro- Orientale per Nave Aliseo, impegnata nella missio- ne della NATO nel gruppo SNMG2.

Previsioni di correnti marine e profili verticali di tempe- ratura sono stati elaborati per l’operazione “Sea Guar- dian”, essendo l’Italia IMetOC Assistant Nation. Inoltre, per l’esercitazione “ERMO 16”, cui hanno partecipato le marine delle nazioni che aderiscono alla EAI (Euro- pean Alliance for Innovation), è stata prodotta l’EBD (Enviromental Briefing Docket). Una serie di mappe cli- matologiche di parametri meteomarini dell’Atlantico e del Pacifico sono state realizzate a supporto delle navi della Marina militare.

Sul tema del supporto alle operazioni navali, l’Istitu- to Idrografico a luglio ha partecipato alla conferenza

“DeSRA 2016”, presentando uno studio intitolato “The Italian Hydrographic Institute experience in the support to naval operations”, per condividere con le altre nazio- ni aderenti alla NATO procedure, modalità e criticità.

Sul versante nazionale si segnala il coordinamento della campagna oceanografica “MREA16”, finalizzata a progettare e validare un concetto innovativo di ra- pida valutazione ambientale applicata alle emergenze in mare.

A bordo di Nave Aretusa sono stati ospitati ricercato- ri della Fondazione CMCC, dell’Università di Bologna (UNIBO), del CNR e dell’INGV e sono state eseguite misurazioni per determinare le correnti marine, super- ficiali e profonde, e le variabili ambientali nel Golfo di Taranto. Il confronto fra il dato stimato dai modelli ma- tematici di circolazione e la corrente effettiva ha per- messo di correggere i relativi modelli previsionali. La campagna, che ha ripreso e ampliato quella del 2014 a bordo di Nave Galatea, fa parte di un progetto che prevede la ripetizione delle stesse serie di misure in periodi stagionali diversi per migliorare la modellisti- ca oceanografica predittiva, rendendola più accurata e attendibile.

Nel mese di luglio sono stati eseguiti rilievi idro-ocea-

nografici nell’area marina protetta di Capo Rizzuto, in collaborazione con l’ISPRA e l’INGV, finalizzati a una mappatura a valore aggiunto della zona.

Il Reparto di Geofisica Marina e Oceanografia ha eseguito uno studio sulla circolazione e sul trasporto sedimentario nella zona dell’Arsenale, nel porto e nella rada di Augusta, finalizzato ad analizzare le dinamiche interne al porto e la possibilità di formazione di accu- muli di sedimento. Nella stessa area, è stata completata l’analisi dei dati del mareometro dell’Istituto Idrografico con il conseguente inserimento di Augusta tra i porti principali della pubblicazione Tavole di Marea e delle Correnti di Marea (I.I. 3133).

Nel 2016 è stata inoltre installata una nuova stazione mareometrica a La Maddalena portando così a cinque le stazioni della rete mareometrica dell’Istituto Idrogra- fico. Anche quella di La Maddalena, verrà inserita nel- la pubblicazione contenente le tavole delle maree (I.I.

3133).

Nave Palinuro

Ricerche oceanografiche

(36)
(37)

Membri 69

dell’equipaggio

400 Mq di laboratori

Kmq di aree 650

esplorate

Capitolo 3

High North 17

(38)
(39)

Capitolo 3 High North 2017

Relazione Annuale I.I.M. 2017

37

Nave Alliance

Analisi del sedimento

A 89 anni dalla spedizione di Umberto Nobile al Polo Nord, la Marina Militare Italiana è tornata in Artide con la campagna “High North 17”, svolgen- do una missione di ricerca scientifica in alto mare.

La campagna nasce dal coinvolgimento sempre maggiore dell’Italia nello studio dell’ambiente arti- co, supportato dall’entrata in linea, sotto bandiera della Marina Militare, di Nave Alliance, in grado di operare ai poli, e dalla presenza sinergica delle principali risorse nazionali, capaci di trasformare questi ingredienti dalle grandi prospettive in risul- tati concreti.

Erano presenti, oltre all’Istituto Idrografico, che ha as- sicurato il coordinamento scientifico e tecnico-logistico, i più importanti enti di ricerca nazionali (CNR, OGS, ENEA) e il CMRE della NATO.

Le attività, iniziate il 9 luglio a Reykjavik, sono ter- minate il 29 Luglio a Tromsø, operando su 650 chilo- metri quadrati di aree inesplorate a sud/sud-ovest delle Svalbard, per l’acquisizione di dati di geofisica marina relativi ad atmosfera, masse d’acqua, fondo e sottofon- do marino.

La campagna ha avuto un carattere multidisciplinare e multi-strumentale. Sono state raccolte grandi quanti- tà di dati idrografici e oceanografici, la cui elaborazione coinvolgerà tutti gli enti di ricerca nazionali partecipan- ti. Due sono stati i risultati preliminari degni di nota:

‡ Il rilievo acustico ad alta risoluzione della bati-mor- fologia e della natura e sedimentologia del fondale dell’INBIS Channel, che ha evidenziato strutture glaciali e canyon originati dalle acque di sciogli- mento (melt water) dell’ultimo massimo glaciale;

‡ L’evidenza della presenza di masse d’acqua con diverse caratteristiche fisiche e geo-bio-chimiche,

tra cui l’acqua molto densa e lenta che identifica particolari habitat e idrodinamiche associate di elevata rilevanza ambientale.

Articoli e notizie online riguardanti l’attività svolta dall’Istituto Idrografico con “High North 17” sono state riportate nel diario di bordo sul sito www.marina.dife- sa.it. I testi dei video di “High North 17” sono stati cu- rati dalla Dott.sa Annamaria Biavasco e le riprese sono state realizzate dal Sig. Marco Carlevaro, entrambi pre- senti a bordo di Nave Alliance durante la campagna.

La Prof.ssa Roberta Ivaldi, titolare della cattedra di Geologia Marina, e il C.F. Maurizio Demarte, Capo Re- parto di Geofisica Marina e Oceanografia, sono stati, rispettivamente, coordinatore scientifico e capo spedi- zione della campagna, collaborando a tutte le diverse attività preparatorie (riunioni, tirocini didattici, attività seminariali), oltre ad aver preso parte direttamente alla campagna e a diverse azioni successive.

In particolare, sono state svolte attività di tirocinio di- dattico presso il CNR ISSIA (Genova, 5 aprile) su ar-

gomenti di robotica marina e mappatura dei fondali, e presso l’ENEA (Santa Teresa, 9 maggio) su strumenti e analisi sedimentologiche in laboratorio.

Inoltre, sono stati eseguite attività di tirocinio didat- tico idro-oceanografico a bordo di Nave Alliance (La Spezia, 11 maggio). Sempre a bordo di Nave Alliance, durante la campagna “High North 17” si è svolto il ti- rocinio pratico per tre masterizzandi in “Marine Geo- matics”.

In terzo luogo, sono state svolte diverse attività semi- nariali sulle ricerche polari, tra cui quelle presso l’Uni- versità di Ferrara e presso l’Università di Genova, ed è stata garantita l’attiva partecipazione ai lavori del Ta- volo Artico con riunioni telematiche e a Roma presso il

Spedizione Polare

(40)

Analisi granulometrica

Operazione di carotaggio

Analisi chimico-¿sica dell’acqua

Recupero del Glider

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Inter- nazionale (MAECI).

L’Istituto Idrografico ha curato l’organizzazione e la gestione della campagna “High North 17”, compren- dendo anche le attività di comunicazione, di diffusio- ne dei dati e dei risultati preliminari con la Conferenza stampa pre-campagna (Genova, 27 giugno), la Press Conference-Post Cruise, (Tromsø, 28 luglio), la Con- ferenza stampa finale con la presentazione dei risul- tati preliminari, presso lo Stato Maggiore della Marina (Roma, 20 settembre), il convegno su “Il programma High North 17. Le tecnologie della Marina Militare a supporto della ricerca scientifica e delle esigenze del- la collettività” (Genova, 30 ottobre) e il meeting “High North 17 e sviluppi futuri” (Genova 13-14 dicembre).

L’impegno sostenuto dall’Istituto nell’ambito della campagna “High North 17”, insieme alla costante pre- senza di una rappresentante della Direzione nell’ambi- to del Working Group EPPR (Emergency, Prevention, Preparedness and Response) dell’Arctic Council, han- no chiaramente rafforzato il ruolo di focal point nazio- nale dell’Istituto per gli aspetti geofisici, idrografici e cartografici nelle aree polari con altri centri di ricerca nazionali (CNR, OGS, ENEA, ecc.) e nei confronti di organismi internazionali (es. IHO, GEBCO). L’Istituto è risultato altresì cardine, a livello nazionale, nella pro- mozione della ricerca scientifica in un’area di particola- re interesse strategico, sposando appieno le linee guida dettate dal governo nel documento Verso una strategia italiana per l’Artico. Linee guida nazionali, 2016.

L’attività “High North 17” ha permesso di suppor- tare positivamente l’entrata dell’Italia nell’ARHC (Arctic Regional Hydrographic Commission) come paese membro associato, di cui il Direttore e il Capo Reparto di Geofisica Marina e Oceanografia dell’I- stituto Idrografico sono membri di commissione.

(41)

Capitolo 3 High North 2017

Relazione Annuale I.I.M. 2017

39

(42)
(43)

238

Carte nautiche tradizionali

262

Carte nautiche elettroniche

9

Portolani

Capitolo 4

Produzione

(44)

Carta della Sicilia 1914 Carta n. 885 INT 9000

Il 2016 ha visto il cambiamento radicale della fi- liera produttiva: le funzioni e le lavorazioni che si occupavano di cartografia, cartografia elettronica e documenti nautici sono state accorpate in un unico Ufficio Produzione, diviso per aree geografi- che. Lo scopo di tale ristrutturazione è stato quello di rendere più efficiente il flusso di lavoro secondo una logica database oriented e one feature one time, in modo da ridurre i tempi di lavorazione sui prodotti cartografici e documentali tradizionali ed elettronici dell’Istituto Idrografico e favorire la loro realizzazione in maniera omogenea e coerente.

Nel 2017 è avvenuto il consolidamento della nuova struttura organizzativa, che ha permesso di razionaliz- zare e migliorare la produzione, realizzandola on de- mand e just in time, in modo da ridurre o eliminare le giacenze di magazzino e, di conseguenza, gli immobi- lizzi di capitale. Ciò ha consentito di incrementare ul- teriormente il fatturato, tanto da rendere l’Istituto Idro- grafico uno dei pochi enti pubblici statali in grado di autofinanziarsi quasi totalmente.

Nel corso dell’anno sono stati posti in essere incentivi alla vendita con particolari promozioni (es. sull’Agenda Nautica, che ha confermato i volumi di vendita degli anni precedenti) e con il lancio di nuovi prodotti (colle- zioni di stampe storiche, carte tematiche, carte nautiche in kit personalizzate).

Nel 2017 è proseguito il processo di conversione nel datum WGS84 delle carte tradizionali in datum diffe- renti, allo scopo di uniformare l’intero portafoglio car- tografico.

CARTENAUTICHETRADIZIONALIPRODOTTE

Nuove Carte: 6

Cartografia

Carta Titolo Scala Ed.

243 Isola di Pianosa 25.000 D i c e m b r e 2016

885 INT 9000

Coulman Island to Ross

Island 500.000 Marzo

248 Isole di Lipari, Vulcano e

Salina 30.000 Aprile

948

INT 3210 Da Benzart a K’Libia, Tra-

pani e Pantelleria 250.000 Giugno 213 Porto di San Benedetto

del Tronto 5.000 Settembre

264 Rada di

Porto Empedocle 20.000 Settembre

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